venerdì 6 giugno 2008
Crete Goat Festival 2008
Dopo qualche indiscrezione trapelata qua e là, è stato finalmente reso noto il programma della ventiduesima edizione del Crete Goat Festival, che si terrà come sempre nell’incredibile scenario naturale delle grotte di Haghios Nicholaos, sulla costa occidentale di Creta, dall’1 al 3 agosto 2008. Caratteristica del festival creato nel 1987 dall’eclettica mente di Georghiu Psoryasys (lo ricordiamo suonatore di cetra con Nick Cave) è l’assoluta, totale assenza di elettricità, che “costringe” tutti i gruppi a suonare rigorosamente unplugged, sfruttando però la sensazionale acustica delle grotte, una cassa di risonanza naturale davvero stupefacente. Si è già appresa la notizia della presenza (il 2) del grande Alexandros Katiakos – e questo basterebbe le dracme del biglietto per l’intero festival – ma ancor più allettante è la conferma ormai ufficiale della reunion in occasione del CGF 08 degli Ouzoss in formazione originale, cioè con anche il chitarrista Kanello Kanellopoulos, fresco di scarcerazione dopo i vent’anni assegnatigli ingiustamente per l’omicidio dei suoi vicini di casa (ma sull’oscura vicenda si sono già spese anche troppe parole. Kanellopoulos era innocente. Punto). La band guidata da Scotty Tatrakis – come impone la moda di questi ultimi anni – eseguirà completamente lo storico album del 1988 “Mpff gmar oh god”, con ogni pezzo cantato da Tatrakis mentre ingolla bocconi di pita bifteki, e nella versione “lunga” di quasi 14 ore, concepita ed eseguita una sola altra volta dal vivo proprio in occasione del CGF 92. Tra l’altro, da quel che ho inteso dalle scarne note stampa, la vera particolarità dell’esibizione non è tanto l’assurda durata quanto il fatto che durante il live set la grotta Kteuson, per l’alternarsi delle maree, sarà ad un certo punto quasi completamente allagata, lasciando, pare, ai cinque della band pochi centimetri di spazio vitale. A completare i ranghi delle band di area ellenica, i rodiensi Friends of Jerry Lewisakis, recentemente di supporto agli Smegma nel loro mini-tour nei Balcani, e l’unico gruppo cretese degno di nota (ad esclusione naturalmente della Psarandonys Family), i Carrots Are Not That Good, di cui la Neurot ha a sorpresa pubblicato uno split con i Battle of Mice.
Tra le star internazionali del festival da segnalare invece la svedese El Perro del Mar, Henry Rollins (con l’adatissimo show “Spoken Word”), i Black Keys in versione gregoriana, Leonard Cohen, Tom Waits, Neil Young, Bob Dylan e i Neurosis. Il programma completo si trova comunque su www.goatfest.com Tra gli highlight del 2007: i Wolf Eyes che dividono il pubblico con la loro sillabazione tramite rutti di Zorba il Greco, per alcuni pura iconoclastia punk, per altri irriguardevole ciofeca. Poi la performance degli Einsturzende Neubauten, impegnati per 50 minuti con la sola esecuzione di “Silence is sexy”; Steve Von Till, con l’esecuzione solo voce e sciabordio d’acqua su pietra. E la reunion degli Sleep, che per due ore e quaranta suonano una campana tibetana ripetendo all’infinito “Psarandonys is my master”.
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