lunedì 24 dicembre 2007
i fantasmi di Jason
Non voglio parlare di uno dei più bei dischi che possiedo, ma solo di una canzone di questo. "Incantation" è l'ultimo pezzo di Ghost Tropic, album del 2000 a nome Songs:Ohia, cioè Jason Molina. Tutto è completamente nero in questo disco, tranne le scritta bianca del titolo. I titoli dei pezzi sono all'interno, in un libretto (nero) di due pagine anch'esse piene solo di nero (però sono due, le apri, aspettandoti qualcosa, e invece solo oscurità). E dopo averlo ascoltato quasi tutto in trance arrivi a Incantation. Undici minuti e 50 della summa dell'arte di Molina. Si inizia con quelli che in lontananza sembrano uccelli cinguettanti, poi comincia una tastiera dolente, poi qualche colpo di percussione, la chitarra acustica solo sfiorata. Ed ecco quella voce, quella voce a cui non puoi sfuggire, quella voce che ti rovista nell'anima, e tu te lo vedi, il buon Jason, con la sua camicia di flanella scozzese e il cappello da cowboy più grande di lui, te lo vedi, il suo metro e sessanta che davanti al microfono diventa un gigante. E si rivolge proprio a te, ti chiede di fare attenzione con la notte, che ci si può perdere, e tu ti fidi, del vecchio Jason, perchè con quella voce lì ti fidi per forza. Incantation va via così, poche parole, una struttura minimalista, ma è proprio come ti aspetteresti di sentire la notte, se la notte potesse cantare.
caution, like the moon, hangs on the tracks
blood and the lightning hangs on the tracks and
it spreads through the night
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4 commenti:
Ossequi, sollevando un poco il cappello, come in un gesto antico...
oppure chapeau alla francese...
oppure Buena Navidad!
viva songs:ohia in ogni sua forma, abbasso magnolia electric e tutto quello che è venuto dopo, "jason molina" compreso...
in fondo sono un giullare e mi è permesso provocare
Non ti rispondo nemmeno, bozo ah ah ah ah ah ah
credo di averti anticipato pagliaccio.
ora puoi copiare la mia classifica 2007
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