lunedì 3 marzo 2008

no country for old men


Il nuovo film dei fratelli Coen è un'opera perfetta, in cui tutto - cast, sceneggiatura, fotografia, luci, soundtrack, regia ovviamente - si fonde dentro una storia (tratta dal premio Pulitzer Cormac McCarthy) strepitosa, sghemba, sorprendente, tesa a superare la visione di un West degli Stati Uniti come miticamente violento per mostrarne invece l'aspetto realmente violento. Ma ai Coen non interessa una cinica e compiaciuta presa d'atto di una realtà innegabile. L'iperbole è la cifra stilistica di "Non è un paese per vecchi" ma i due registi non si fermano alla coreografia raffinata della violenza. Non si accontentano di ironizzare. Non gli basta mostrare quanto sono bravi a suscitare il riso dinanzi a un brutale assassinio. Non è questo il loro scopo. Ciò che per loro conta è riuscire a mettere in rilievo anche solo una scintilla di umanità in un mondo che sembra governato dalla follia. Ed ecco allora il personaggio del cauto, quasi pavido sceriffo interpretato da un grande Tommy Lee Jones (che ormai potrebbe venire candidato all'Oscar anche se lo filmano in fila alle poste), un uomo la cui normalità detta gli equilibri nello scontro con la geniale malvagità dello psicopatico Chigurh/Bardem.
Il film, uno dei più belli degli ultimi dieci, quindici anni, è destinato a divenire un classico di tutti i tempi. Ma non ricordo un'opera dei Coen che non lo sia.

14 commenti:

mr.crown ha detto...

devo ancora vederlo pur sapendo che gradirò assai perchè gli ingredienti sono quelli giusti.

mr.hula hoop nonostante la collaborazione con sam raimi rimane il più deludente.

Anonimo ha detto...

Bello, concordo..
E il petroliere? NOn sono ancora riuscito a vederlo...

Morphine ha detto...

finchè è al cinemafuckincity non ci vado

Anonimo ha detto...

Pensa che sono andato al City a vedere i Coen...alla fine una mandria di signori di mezza età che occupava tutta la fila davanti a me ha commentato così: "Ma che film è questo? Gli oscar mi sa che li hanno dati alla lotteria". In dialetto romagnolo, ma non so fare a scriverlo..

Morphine ha detto...

Invece due teste di cazzo di classici amiconi romagnoli di mezza età hanno parlottato di fronte a me anche all'Astoria, ridacchiando come dementi su scene in cui proprio non c'era un beato cazzo da ridacchiare, e alla fine hanno buttato lì uno scontatissimo "Beh? E fness acsè? Mo ved ac roba, me an capess... A dai pu'..." o almeno credo si scriva così

Kekko ha detto...

io l'esperienza da dopa me la son sparata sabato sera durante "prospettive di un delitto" (buona opera prima, ottimo film di attori). è un film che si svolge secondo diversi punti di vista, più o meno in un arco di tempo di 15 minuti che continuano a tornare.

sostanzialmente ogni volta che il tempo tornava indietro il marito 50enne della coppia accanto a me fioccava un bestemmione peso.

(no country davvero ottimo, ma il pessimismo ad ogni costo à la coen sarà a lungo andare quello che più ridimensionerà il film)

Anonimo ha detto...

la pettinatura di bardem (o meglio: il bulbo, come direbbero a bologna) merita da solo l'oscar

Morphine ha detto...

pare che i Coen lo abbiano spedito dal parrucchiere di scena con la clausola che nella stanza non ci fossero specchi e che quando è uscito abbiano avuto un attacco di sgrigna di venti minuti...

diego ha detto...

devo ancora farmelo... il film, o quel taglio di capelli.

Anonimo ha detto...

E prima ti sposo e poi ti rovino? E'un classico? Eh eh eh eh

Morphine ha detto...

un grande classico... dai manser, non fare il puntiglioso cazzo

Anonimo ha detto...

Ti dirò, invece, morphine, che faccio il puntiglioso anche su Burial...ero inizialmente d'accordo con te ma lo sto rivalutando molto in questi giorni..

Morphine ha detto...

Ma hai provato ad ascoltarlo bene, attaccando magari l'ipod all'autoradio? ah ah ah ah ah ah ah

mr.crown ha detto...

visto il film e postato sui crownicles