mercoledì 26 agosto 2009

inglorious basterds


Di passaggio a Parigi per qualche giorno di vacanza ho avuto la fortuna di vedere in versione originale (impagabile) il nuovo Tarantino, "Inglorious Basterds", che, va detto subito, è una genialata. La trama – ispirata a "Quel maledetto treno blindato" (1977), del regista italiano Enzo Catellari (presente in un cameo) – credo si sappia ormai ampiamente: primo anno dell'occupazione tedesca in Francia. Il Colonnello delle SS Hans Landa (uno strepitoso Christoph Waltz, premiato a Cannes), dopo un lungo e mellifluo interrogatorio, decima l'ultima famiglia ebrea sopravvissuta in una località di campagna. La giovane Shosanna riesce però a fuggire. Diventerà proprietaria di una sala cinematografica in cui confluirà un doppio tentativo di eliminare tutte le alte sfere del nazismo, Hitler compreso. Infatti, al piano messo in atto artigianalmente dalla ragazza se ne somma uno più complesso. Ad organizzarlo è un gruppo di ebrei americani (the Bastards, appunto) guidati dal tenente Aldo Raine (Brad Pitt, con un agghiacciante accento del Tennessee), i quali non si fermano dinanzi a niente pur di far pagare ai nazisti le loro colpe (con tanto di caccia allo scalpo). Il film scorre che è una meraviglia, con rimandi e omaggi continui a tanti classici del cinema (Lubitsch, Duello al sole, Sergio Leone, addirittura Edwige Fenech!), la solita colonna sonora di stampo morriconiano (ma con un David Bowie con non stona affatto), per concludersi con uno dei finali più catartici della storia del cinema. Insomma, assolutamente imperdibile (anche se per forza di cose la traduzione italiana sarà un massacro).